Di Somma: "Nessuno tocchi la tifoseria gialloblù. Fontana dovrebbe vergognarsi, sono stato suo allenatore e..."

13.11.2014 10:22 di  Francesco Somma  Twitter:    vedi letture
Di Somma: "Nessuno tocchi la tifoseria gialloblù. Fontana dovrebbe vergognarsi, sono stato suo allenatore e..."
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Continuano a destare scalpore le dichiarazioni di Gaetano "Jimmy" Fontana. L'allenatore ex-Nocerina, squalificato per 42 mesi a seguito del derby farsa fra molossi e Salernitana, di recente ha rilasciato un'intervista in cui, fra l'altro, ha rivelato di un episodio che gli sarebbe occorso durante la sua militanza nella Juve Stabia: "Quando giocavo a Castellammare, i tifosi stabiesi mi minacciarono di tagliarmi la testa". Una dichiarazione pesante che scatenato l'indignazione del popolo stabiese, sempre più spesso costretto a fare i conti con il pregiudizio di chi, come Fontana, nella città delle acque ha raccolto unicamente affetto ed ammirazione. Per far luce sulla vicenda, la redazione di TuttoJuveStabia.it, ha contattato l'ex-direttore sportivo delle vespe Salvatore Di Somma. Stabiese doc, e da sempre protagonista con i colori gialloblu, il dirigente, attualmente in forza al Benevento, si è detto amareggiato per le parole di Jimmy Fontana: "Da cittadino e sportivo stabiese mi sento profondamente offeso dalle accuse mosse dal Sig. Fontana. Con la maglia gialloblu ho fatto il mio esordio nel mondo del calcio nel lontano 1965, successivamente sono tornato numerose volte alla Juve Stabia come allenatore prima e come direttore sportivo poi. Insomma conosco molto bene questa tifoseria e di sicuro, negli anni, si è sempre contraddistinta per l'elevato grado di civiltà dei suoi componenti. Qualcuno potrebbe pensare che la piazza stabiese si sia civilizzata dopo il ritorno in Serie B, ma personalmente la penso diversamente: ricordo in particolare l'episodio dello spareggio salvezza contro l'Acireale (stagione 2005-06 ndr) e non posso che pensare ai 1500 supporters che ci seguirono fino in Sicilia per sostenerci ed incitarci. Fu un momento commovente, al pari di quello relativo alla promozione del 2011". Ma non è tutto, perchè Di Somma negli anni in cui Fontana era alla Juve Stabia, sedeva proprio sulla panchina gialloblu: "Parliamo di un calciatore che faceva il bello e il cattivo tempo dentro e fuori il rettangolo verde di gioco, andando a sindacare anche sull'operato del proprio allenatore e decidendone le sorti. E pensare che, proprio Fontana, che ritengo uno dei protagonisti in negativo della retrocessione in C2 dello Stabia nel 1999/2000, dovrebbe ricordarsi bene che a Castellammare non ha ricevuto altro che affetto e tanta stima da parte dei propri tifosi. Altro che minacce, dovrebbe vergognarsi!". Una faccenda che dunque farà discutere ancora a lungo la piazza stabiese che, di fatto, riceve l'ennesima pugnalata al cuore da parte di chi, come Fontana, è sempre stato un beniamino del popolo gialloblu: "Penso di rappresentare il pensiero di tutti i miei concittadini e dei tifosi stabiesi quando affermo di sentirmi deluso da questo tipo di dichiarazioni. Quella stabiese è stata e sarà sempre una delle tifoserie più civili d'Italia ed io non permetterò a nessuno di infangarla". 

 

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