Alla Juve Stabia manca l'acuto, arriva un punto col Matera

La sida fra Juve Stabia e Matera inizia con gli ospiti che si proiettano in avanti e le Vespe a chiudere bene in difesa e ripartire in contropiede con La Camera e Gammone al servizio di Ripa e Bombagi. Per buona parte del primo tempo la squadra lucana tiene il pallino del gioco agendo in velocità e creando qualche situazione difficile ma la retroguardia gialloblù si difende con ordine e riparte con veloci contropiedi. Al 26’ proprio da un rilancio della difesa della Juve Stabia, arriva la sfera a Gammone che mette in area per Ripa. L’ex punta della Nocerina ha il tempo di aggiustarsi la sfera e trafiggere Baiocco con un diagonale vincente.  La gara diventa nervosa, con lucani e campani che a centrocampo sono redarguiti dall’arbitro per i troppi falli. Le Vespe controllano la gara grazie a Jidayi che in difesa riesce a chiudere bene e rilanciare in avanti con La Camera e Gammone. Si chiude il primo tempo con la Juve Stabia in vantaggio sul Matera.

La ripresa sembra incanalarsi sulla falsa riga del primo tempo, con la squadra ospite alla ricerca del pari e la Juve Stabia che si affida all’esperienza di Nicastro, Ripa e Gammone per gestire la gara. La formazione di Auteri è premiata con il gol al 51’ grazie a un appoggio di testa errato di Cancellotti verso il proprio portiere, che mette in movimento tutto solo in area Letizia che con un pallonetto scavalca Pisseri e riporta il match in parità. La squadra di Pancaro non ci sta e alza il baricentro. Il tecnico calabrese le tenta tutte inserendo prima la punta Samuel Di Carmine e poi l’esperto Caserta per dare più incisività alla manovra offensiva. Alla fine però resta il punteggio di uno ad uno.

La Juve Stabia ancora sembra non avere trovato la quadra del cerchio in fase tattica, bene in difesa dove giganteggia Jidayi, a centrocampo e in avanti ancora qualche aggiustamento tattico dovrebbe mettere le vespe in condizione di andare in rete con maggiore facilità. La conferma di Di Carmine non può che giovare all’attacco. Il campionato è lungo e le prime gare servono ai tecnici per individuare pregi e difetti delle propria squadra. Alla fine un pareggio che premia le due squadre per quello che hanno fatto vedere, giocando un buon calcio.