Mister Giovanni Esposito: una panca dai grandi numeri

01.07.2015 10:00 di  Redazione TuttoJuveStabia  Twitter:    vedi letture
Fonte: Romano Farriciello per Passione Stabia
Mister Giovanni Esposito: una panca dai grandi numeri

Passionale ma affabile, vulcanico ma diplomatico, egocentrico ma umilmente consapevole dei propri mezzi, operaio della panca ma condottiero carismatico di giovani talenti. Mister Giovanni Esposito, classe 1976, stabiese di sangue e di nascita. Nel palmares della sua carriera vanta una miriade di traguardi raggiunti in tutte le categorie giovanili, praticamente un vincente: in 9 anni sui campi, sette competizioni esaltanti. A Paestum, città dei Templi, ha totalizzato oltre 100 punti in classifica nel campionato juniores; due volte il secondo di Macera in Eccellenza, uno dei due con la casacca del Gladiator; con la Libertas Stabia primo classificato nel campionato juniores e traghettato gli allievi da una terzultima in classifica fino alla disputa delle fasi finali ad eliminazione diretta; ad Ischia primo classificato con la squadra degli allievi regionali; col Savoia un'annata dai ricordi indelebili, primo classificato nella categoria allievi e soprattutto una stima inconfutabile tra gli appassionati ed operatori del settore.

Mister come mai un anno di fermo?

"A volte restare alla finestra rimpingua anima e corpo. In un calcio in cui spesse volte la meritocrazia perde il conflitto bellico con l'umiltà e la voglia di fare bene, io ho preferito mettermi alla porta per un periodo. Ora sono piu carico che mai".

Mai sceso a compromessi e ad un calcio parlato, solo sacrifici di campo e sudore della fronte. La palla gira ma ci vuole pure un uomo a comandarla.

Mister stai per caso dubitando del futuro del calcio giovanile e non?

"Assolutamente no, sono un puro e quindi non potrei mai dubitare dello sport di cui vivo, ma una cosa è certa, sempre meno società sono disposte ad investire nei giovani e sempre meno accordi professionali vertono sui soli canoni delle competenze professionali". Schietto e disinvolto prosegue: "Io credo ancora nel calcio sudato ed umilmente frutto del sacrifico e dell'abnegazione, creare dei professionisti in campo e fuori è il fulcro della linea giovani".

Sogni nel cassetto?

"Nella stima che ci lega non ti nascondo che attendo una panchina importante, in prima squadra al fianco di un tecnico di rango. Io ci credo".

Domanda a brucia pelo: siamo due stabiesi, se un domani, un prossimo domani dovesse chiamarti la tua squadra del cuore? In altre parole, ti piacerebbe allenare il vessillo per cui hai sempre tifato?

"Alla sola domanda mi hai fatto già accapponare la pelle... Al respiro dei miei figli associo il colore della squadra del cuore e della mia encomiabile città".