L'EDITORIALE: Juve Stabia, passione e rabbia per ripartire a caccia di rivincite

25.05.2015 08:48 di  Redazione TuttoJuveStabia  Twitter:    vedi letture
Fonte: editoriale a cura del giornalista del Mattino Gioacchino Roberto Di Maio
L'EDITORIALE: Juve Stabia, passione e rabbia per ripartire a caccia di rivincite

La Juve Stabia deve ritrovare la forza di tornare a credere nel vero calcio. Il recente biennio di delusioni contraddistinto dalla retrocessione in Lega Pro, dal mancato ripescaggio e dall’errore arbitrale di Bassano, deve rappresentare uno stimolo in più per dimostrare che le vespe sono davvero degne del motto cittadino “Post Fata Resurgo”. Ritrovare le giuste energie nel più breve tempo possibile sarà soprattutto l’imperativo di un patron Manniello che dovrà gettare le basi del nuovo progetto tecnico che, se da un lato può contare su fondamenta solide, dall’altro dovrà valutare come sostituire eventuali partenze in alcune ruoli chiave. Vi sarà soprattutto da rimpiazzare tra i pali quel Pisseri che, anche qualora l’ultima asta fallimentare del Parma dovesse andare deserta, difficilmente resterà in Lega Pro dopo le due recenti annate disputate su livelli splendidi. In difesa vi sarà poi da respingere le sirene di mercato che indubbiamente di qui a breve coinvolgeranno il pilastro Migliorini che ha dimostrato di essersi messo definitivamente alle spalle il brutto infortunio offrendo garanzie sia sotto il profilo tecnico che fisico. Lungo la mediana non sarà semplice trattenere quel La Camera già a gennaio cercato insistentemente dal Livorno, mentre in avanti appare ormai al passo d’addio Samuel Di Carmine. L’attaccante, in scadenza il 30 giugno, è già stato cercato dalla Cremonese anche se il suo obiettivo è ritrovare una maglia in serie B dopo i 14 gol realizzati in Lega Pro quest’anno. Insomma, bisognerà valutare con la massima attenzione qualsiasi mossa anche perché, a meno di clamorosi risvolti nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer”, quello che si prefigura all’orizzonte è un raggruppamento meridionale che potrebbe coinvolgere anche una formazione marchigiana come l’Ancona o l’Ascoli o, in caso di salvezza, gli umbri del Gubbio. Questo perché dalla serie D sono state promosse Castelli Romani, Akragas e Fidelis Andria, mentre dalle serie B sono retrocesse Varese, Brescia e Cittadella con anche la quarta, che uscirà dallo spareggio play-out tra Entella e Modena, che andrà o collocarsi al nord o al massimo al centro. E, se il Matera dovesse vincere i play-off e Vigorito dovesse davvero non iscrivere il Benevento, il puzzle del girone C diverrebbe ancora più intricato. Senza contare che l’occasione unica di giocarsela in un contesto dalla competitività molto limitata rispetto alla storia recente.

Gioacchino Roberto Di Maio - Il Mattino