Il bonus inclusione è una nuova misura di sostegno economico introdotta per le famiglie in condizioni di necessità. A differenza di altre prestazioni, questa non è accessibile a tutti, ma è riservata a nuclei familiari che soddisfano una serie di requisiti molto precisi. L’obiettivo è fornire un aiuto mirato, combinando un supporto finanziario con un percorso di inclusione sociale e lavorativa. Analizziamo in dettaglio le condizioni necessarie per ottenere questo importante beneficio, dai requisiti anagrafici a quelli economici.
Requisiti familiari e anagrafici
La prima e più importante condizione per accedere al bonus inclusione riguarda la composizione del nucleo familiare. Per poter fare domanda, la famiglia deve includere almeno un componente che rientri in una delle seguenti categorie: un minore, una persona con disabilità certificata, o un anziano con almeno 60 anni di età. La misura è stata pensata proprio per supportare i nuclei più vulnerabili, dove la presenza di queste figure rende più complessa la gestione delle spese quotidiane. Un altro requisito fondamentale è la residenza continuativa in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due senza interruzioni. Il bonus non può essere richiesto se non si soddisfano questi criteri anagrafici e di residenza.
Le rigorose soglie di reddito e patrimonio
Per ottenere il bonus è necessario rispettare stringenti limiti economici, verificati attraverso l’indicatore ISEE. La soglia ISEE da non superare è fissata a 10.140 euro annui. A questo si aggiungono altri parametri patrimoniali: il patrimonio immobiliare, escludendo la casa di abitazione fino a un valore IMU di 150.000 euro, non deve eccedere i 30.000 euro. Anche il patrimonio liquido, che include conti correnti e investimenti, non deve superare i 6.000 euro, anche se questa soglia è innalzata per le famiglie più numerose o per quelle con persone con disabilità o anziane. Tutti questi requisiti devono essere rispettati contemporaneamente al momento della domanda per poter accedere al beneficio.
Bonus ponte e modalità di erogazione
L’importo dell’assegno di inclusione viene erogato mensilmente, garantendo una continuità nel tempo per le famiglie che ne hanno diritto. L’articolo menziona anche una misura straordinaria: un bonus ponte di 500 euro. Questo bonus una tantum è destinato specificamente a coloro che hanno completato il primo ciclo di 18 mesi di erogazione tra giugno e ottobre 2025 e che hanno presentato tempestivamente la domanda di rinnovo per il nuovo ciclo. Viene erogato automaticamente insieme alla prima mensilità del nuovo ciclo di pagamento, senza bisogno di una richiesta separata, per colmare il vuoto temporaneo di un mese di sospensione obbligatoria.
Come presentare la domanda e cause di esclusione
Per accedere al bonus inclusione è necessario presentare la domanda all’INPS. Si può fare autonomamente sul sito ufficiale dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, oppure ci si può rivolgere a patronati e CAF, che offrono assistenza gratuita nella compilazione della pratica e nell’invio della documentazione. Al momento della domanda, è fondamentale avere a disposizione un ISEE aggiornato e tutta la documentazione che certifichi i requisiti richiesti. Le cause di esclusione includono il mancato rispetto delle soglie economiche e patrimoniali, la mancanza di membri idonei nel nucleo familiare, la residenza insufficiente in Italia, la mancata sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale o il rifiuto dei percorsi di inclusione proposti.