Smartphone a scuola il sondaggio che fa luce sull’opinione di docenti e genitori

Elisa Rollo

Settembre 17, 2025

L’uso degli smartphone in classe è uno dei temi più discussi nella comunità scolastica. tra pro e contro, un sondaggio condotto da skuola.net su mille persone tra studenti, docenti e genitori rivela un dato sorprendente: un ampio consenso per la regolamentazione dell’uso dei dispositivi. solo il 20% degli intervistati si dichiara contrario a qualsiasi tipo di limitazione. ma dietro questa convergenza di opinioni, si nascondono differenze profonde, in particolare tra le generazioni. ecco cosa pensano davvero le diverse fasce d’età.

La divisione tra giovani e adulti

L’indagine ha messo in luce una netta spaccatura generazionale riguardo al divieto assoluto. mentre genitori e docenti si mostrano decisamente favorevoli a un divieto totale, gli studenti la pensano in modo molto diverso. il 56% dei genitori e il 41% degli insegnanti si schierano per il bando totale dei telefoni in classe, a dimostrazione di una chiara preoccupazione per la distrazione e il benessere dei ragazzi. tra gli studenti delle superiori, invece, l’idea di un divieto completo è appoggiata solo dal 9%. un divario enorme che riflette percezioni molto diverse sul ruolo della tecnologia in classe.

La soluzione che mette tutti d’accordo

Se il divieto totale divide, la sua gestione pratica trova un punto d’incontro. la soluzione che raccoglie il maggior consenso (il 45% degli intervistati la preferisce) è quella di lasciare i dispositivi negli zaini degli studenti, purché spenti. questa opzione è gradita soprattutto dai ragazzi delle superiori (al 57%), che la considerano un buon compromesso. tuttavia, la modalità che unisce davvero tutte le categorie è l’uso dello smartphone esclusivamente per attività didattiche guidate dall’insegnante. questa soluzione ha un ampio consenso trasversale, raccogliendo il 27% delle preferenze totali.

I ragazzi non ci credono

La percezione dell’utilità del divieto varia enormemente con l’età. i docenti e i genitori hanno grande fiducia nella misura: il 46% dei genitori e il 44% degli insegnanti ritengono il provvedimento “molto utile” per l’apprendimento e il benessere scolastico. ma tra gli studenti la situazione è rovesciata. gli studenti delle medie sono più ottimisti, con il 25% che lo ritiene molto utile, ma tra i ragazzi delle superiori prevale un forte scetticismo: solo il 9% crede che sia molto utile, mentre un impressionante 70% ritiene che sia “poco utile” o “per niente utile”. uno studente diciottenne ha riassunto la posizione di molti: “dovrebbero insegnare a usarli anziché toglierli”.

Le sanzioni che non fanno paura

Un altro punto di convergenza riguarda la gestione delle sanzioni. la maggior parte della comunità scolastica è d’accordo sull’evitare punizioni immediate. ben il 70% degli intervistati, tra studenti, docenti e genitori, concorda sul fatto che i provvedimenti disciplinari debbano essere applicati solo in caso di infrazioni ripetute. questo approccio moderato dimostra che, al di là delle differenze di opinione, esiste una volontà comune di adottare soluzioni equilibrate che favoriscano la collaborazione e il buon senso piuttosto che un approccio meramente punitivo.