Bonus casa 2026, ecco cosa resta e cosa invece sparirà davvero

Administrator

Settembre 19, 2025

Dal 2026 le regole sui bonus edilizi cambiano: meno detrazioni, fine del bonus mobili e addio ad alcune agevolazioni storiche. Ecco cosa sapere per non perdere le opportunità di risparmio.

La legge di Bilancio 2026 promette di ridisegnare il quadro dei bonus immobiliari in Italia. Dopo anni di proroghe, maxi-incentivi e correttivi, il settore delle agevolazioni fiscali legate alla casa entra in una fase nuova, più sobria e selettiva. Chi ha in programma lavori di ristrutturazione o acquisti di mobili deve prestare attenzione alle scadenze, perché il 2025 rappresenta l’ultimo anno con aliquote più alte e con il bonus mobili attivo. Dal 2026, infatti, detrazioni ridotte e stop ad alcune misure storiche cambieranno lo scenario per famiglie e proprietari.

Bonus ristrutturazioni ed ecobonus: aliquote più basse dal 2026

Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus per l’efficienza energetica. Dal 2026, le detrazioni scenderanno al 36% per la prima casa e al 30% per le altre abitazioni. Una riduzione significativa se si pensa che fino al 2025 le percentuali restano più alte (50% per la prima casa e 36% per le seconde). L’impatto sarà concreto: chi pianifica lavori di riqualificazione dovrà mettere in conto un risparmio fiscale molto più limitato.

Il ridimensionamento segna anche la fine della stagione del Superbonus, che nei suoi anni di massima espansione aveva garantito detrazioni fino al 110%. Già ridotto tra il 2024 e il 2025, nel 2026 il Superbonus non sarà più disponibile per gran parte degli interventi.

Bonus mobili ed elettrodomestici: ultima chiamata nel 2025

Tra le misure destinate a scomparire c’è il bonus mobili ed elettrodomestici, che fino al 2025 consente una detrazione del 50% su un tetto massimo di 5.000 euro. Dal 2026, salvo proroghe straordinarie, l’incentivo non sarà più attivo.

Stesso destino per il bonus barriere architettoniche, che aveva sostenuto molti interventi di adeguamento edilizio negli ultimi anni: sarà eliminato a partire dal 2026. Con questi tagli, il pacchetto di agevolazioni legate alla casa si ridimensiona drasticamente, privilegiando solo gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, seppure con aliquote più basse.

Conviene fare i lavori entro il 2025?

Dal punto di vista fiscale, la risposta è netta: sì. Chi avvia i lavori entro il 2025 potrà sfruttare ancora le detrazioni più alte, pari al 50% per la prima casa e al 36% per le seconde. Dal 2026 il risparmio sarà inferiore, con aliquote ridotte e meno opportunità.

Lo stesso discorso vale per chi intende acquistare mobili o elettrodomestici: il 2025 sarà l’ultimo anno utile per usufruire del bonus mobili. Aspettare significherà rinunciare a un incentivo che negli anni ha rappresentato un aiuto importante per migliaia di famiglie.

Le altre misure della Manovra 2026: Irpef, pensioni e rottamazione

Oltre ai bonus casa, la legge di Bilancio 2026 prevede altri capitoli di rilievo:

Taglio dell’Irpef: l’aliquota intermedia passerà dal 35% al 33%, con scaglione fino a 60.000 euro. Un vantaggio soprattutto per i redditi medio-alti, che potranno risparmiare fino a 1.400 euro l’anno.
Flat tax e Irap: restano ipotesi difficili da concretizzare, mentre le priorità del governo si concentrano sulla gestione dei conti pubblici.
Pensioni: dopo la fine di Quota 103, si valuta un’uscita anticipata a 64 anni con almeno 25 anni di contributi, oppure l’opzione contributiva per tutti con assegni più leggeri.
Rottamazione quinquies: ipotizzata una sanatoria per i debiti fiscali tra il 2000 e il 2023, con rateizzazioni fino a dieci anni e senza interessi né sanzioni. Per i debiti fino a 5.000 euro si pensa a un saldo e stralcio automatico.

Cosa significa per famiglie e proprietari

Il 2026 segnerà la fine della stagione dei maxi-incentivi e l’inizio di un’epoca di agevolazioni più ridotte e selettive. Le famiglie che intendono ristrutturare, migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o acquistare nuovi arredi dovranno quindi muoversi entro il 2025 per sfruttare al massimo i vantaggi fiscali ancora disponibili.

Il consiglio è pianificare subito i lavori e monitorare l’evoluzione della Manovra, perché eventuali modifiche in Parlamento potrebbero cambiare ancora le regole. Ma una cosa appare chiara: dal 2026 le detrazioni saranno meno generose, e chi vuole risparmiare deve agire adesso.