Il bonus elettrodomestici torna nel 2025 con uno sconto fino a 200 euro per chi acquista grandi apparecchi a basso consumo prodotti in Europa. La misura sarà confermata anche nel 2026: ecco tutti i dettagli, i requisiti e le procedure per ottenerlo.
Il ritorno del bonus elettrodomestici rappresenta una delle misure più attese della Legge di Bilancio 2025. L’obiettivo è duplice: sostenere i cittadini che devono sostituire i vecchi elettrodomestici e favorire il rinnovo del parco apparecchi domestici con prodotti più moderni ed efficienti dal punto di vista energetico. Il contributo, che si traduce in uno sconto immediato in fattura fino a 200 euro, diventerà operativo nelle prossime settimane con la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale e con l’apertura della piattaforma digitale gestita da PagoPA e Invitalia.
Secondo le prime anticipazioni, il bonus non sarà limitato al 2025: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato l’intenzione di prorogarlo anche per il 2026, e non si esclude un’estensione fino al 2027.
Come funziona lo sconto in fattura
Il meccanismo previsto è semplice e diretto: il cittadino dovrà fare richiesta tramite la piattaforma PagoPA, che verificherà automaticamente l’ISEE attraverso le banche dati dell’INPS. Una volta completata la procedura, verrà rilasciato un codice univoco (voucher digitale) da presentare al rivenditore al momento dell’acquisto.
Il commerciante applicherà subito lo sconto in fattura, recuperando poi l’importo attraverso la stessa piattaforma. Questa modalità garantisce un vantaggio immediato per il consumatore e un controllo puntuale per le istituzioni.
L’entità del beneficio dipende dal reddito familiare:
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ISEE superiore a 25.000 euro → sconto massimo di 100 euro (pari al 30% del prezzo).
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ISEE fino a 25.000 euro → sconto massimo di 200 euro.
Il budget complessivo messo a disposizione per il 2025 è di 50 milioni di euro, di cui 2 destinati alla gestione della misura e 48 riservati ai cittadini. Una volta esauriti i fondi, il bonus non sarà più disponibile, motivo per cui sarà importante presentare la domanda per tempo.
Quali prodotti si possono acquistare
Il bonus riguarda esclusivamente i grandi elettrodomestici: non rientrano quindi piccoli apparecchi come frullatori, ferri da stiro o asciugacapelli. I prodotti ammessi devono rispettare requisiti minimi di efficienza energetica e obbligatoriamente essere prodotti in uno stabilimento situato nell’Unione Europea.
Le categorie interessate sono sette:
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Lavatrici e lavasciuga → classe energetica almeno A
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Forni da cucina → classe A
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Cappe aspiranti → classe B
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Lavastoviglie → classe C
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Asciugabiancheria → classe C
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Frigoriferi e congelatori → classe D
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Piani cottura → conformi ai limiti ambientali fissati dal Regolamento Ue 2019/2016 e 66/2014
Un requisito fondamentale è la rottamazione: per ottenere lo sconto è necessario consegnare al rivenditore un apparecchio della stessa tipologia ma con classe energetica inferiore. Questo vincolo è stato introdotto per garantire un reale impatto in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni.
La procedura per la domanda
L’attivazione della piattaforma PagoPA è prevista entro metà ottobre 2025. Il cittadino dovrà autenticarsi con SPID o CIE, compilare i moduli richiesti e allegare eventuali documenti. Una volta completata la domanda e ricevuto il voucher, sarà sufficiente presentarlo al negozio al momento dell’acquisto.
Il negoziante applicherà subito lo sconto, per poi caricare sul portale la documentazione relativa alla vendita e allo smaltimento del vecchio apparecchio. Solo a quel punto riceverà il rimborso dello sconto concesso.
Per evitare accumulo di richieste non utilizzate, il voucher avrà una validità limitata: se non viene speso entro i termini stabiliti, decadrà automaticamente.
Le prospettive per il 2026
Già al 21 settembre 2025 era chiaro che il bonus sarebbe stato rifinanziato anche per il 2026. Le regole dovrebbero restare sostanzialmente le stesse: importi identici (100 o 200 euro a seconda dell’ISEE), obbligo di rottamazione, produzione UE e voucher digitale tramite PagoPA.
Tuttavia, non si escludono alcune modifiche:
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Aggiornamento delle classi energetiche: se l’Unione Europea introdurrà nuove etichette o standard, i requisiti minimi potrebbero cambiare.
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Aumento dei fondi disponibili: con soli 50 milioni stanziati per il 2025, il rischio di esaurimento rapido è concreto; la manovra 2026 potrebbe destinare risorse maggiori per coprire più richieste.
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Maggiore chiarezza sulla validità dei voucher: è probabile che il governo definisca tempistiche più rigide per l’utilizzo del codice, per evitare blocchi o sprechi.
Il rinnovo nel 2026 è stato confermato dal Ministero e dalle bozze di manovra economica, segno che la misura è considerata strategica non solo per i cittadini ma anche per il sostegno alla filiera industriale europea degli elettrodomestici.
Il bonus elettrodomestici 2025-2026 non va confuso con le vecchie detrazioni fiscali legate a lavori edilizi: si tratta di uno sconto diretto in fattura, senza necessità di dichiarazioni dei redditi o rateizzazioni. Un meccanismo più rapido, pensato per famiglie e cittadini che devono rinnovare i propri apparecchi senza dover attendere anni per recuperare l’agevolazione.
Chi ha un ISEE sotto i 25.000 euro è il vero beneficiario della misura: con 200 euro di sconto, l’acquisto di lavatrici, frigoriferi o lavastoviglie di nuova generazione diventa molto più accessibile, con un impatto positivo sui consumi e sulla bolletta energetica.