Gli incentivi edilizi restano un tema centrale anche nel 2025. Con la fine progressiva del Superbonus 110% e la rimodulazione delle aliquote, oggi i proprietari di immobili guardano soprattutto all’Ecobonus e al Bonus casa, due strumenti che permettono di ottenere importanti detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica.
Vediamo nel dettaglio come funzionano, quali sono i requisiti aggiornati al 24 settembre 2025 e come inoltrare correttamente la domanda.
Ecobonus 2025: requisiti e percentuali di detrazione
L’Ecobonus è l’incentivo riservato agli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici. Anche nel 2025 resta attivo con percentuali variabili:
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65% di detrazione per interventi di riqualificazione energetica come sostituzione di caldaie a condensazione, installazione di pompe di calore, coibentazioni e pannelli solari termici.
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50% di detrazione per spese relative a infissi, schermature solari e impianti di climatizzazione invernale.
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75% di detrazione (in alcuni casi) per lavori di efficientamento nelle parti comuni condominiali, se comportano un miglioramento della prestazione energetica.
L’importo massimo detraibile dipende dal tipo di intervento e deve essere sempre documentato con fatture, bonifici parlanti e certificazioni tecniche.

Bonus casa 2025: cosa comprende
Il Bonus casa è la misura “classica” per la ristrutturazione edilizia. Garantisce una detrazione del 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Tra gli interventi ammessi rientrano:
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lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo;
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installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
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sostituzione di serramenti, porte interne ed esterne;
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realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.
È compreso anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica tramite il Bonus mobili ed elettrodomestici, collegato al Bonus casa, con detrazione al 50% e tetto massimo di 5.000 euro per il 2025.
Come richiedere gli incentivi
Per accedere a Ecobonus e Bonus casa occorre seguire alcuni passaggi fondamentali:
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Pagamenti tracciabili: le spese devono essere sostenute tramite bonifico parlante, con causale specifica, codice fiscale del beneficiario e partita IVA del fornitore.
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Comunicazioni all’ENEA: per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica è obbligatorio trasmettere i dati entro 90 giorni dalla fine dei lavori sul portale ENEA dedicato.
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Documentazione fiscale: è necessario conservare tutte le fatture, ricevute e autorizzazioni edilizie (SCIA, CILA o permessi, a seconda dei casi).
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Dichiarazione dei redditi: la detrazione viene recuperata tramite IRPEF, suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.
Chi non ha capienza fiscale può valutare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura, strumenti rimodulati ma ancora disponibili in determinate condizioni.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Il Governo ha più volte sottolineato la necessità di mantenere attivi gli incentivi edilizi per sostenere la riqualificazione del patrimonio immobiliare e ridurre i consumi energetici. Tuttavia, a differenza degli anni del Superbonus, oggi le aliquote sono più contenute e le procedure richiedono maggiore attenzione.
La conferma per tutto il 2025 di Ecobonus e Bonus casa rappresenta comunque un’opportunità concreta per chi intende ristrutturare casa risparmiando sulle tasse. Molto dipenderà dai futuri provvedimenti collegati alla prossima Legge di Bilancio 2026, che potrebbe introdurre ulteriori modifiche o proroghe.