Il nuovo concorso PNRR per insegnanti è alle porte: ecco tutte le informazioni su tempi, requisiti, iscrizione, modalità di presentazione della domanda e prove da affrontare.
Il 2025 segna un anno cruciale per il mondo della scuola. Con il Concorso PNRR 3 si chiude infatti la fase straordinaria di reclutamento prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha introdotto una procedura più semplice e rapida per l’assunzione dei docenti. Parliamo di un bando che mette in palio 58.135 posti per insegnanti di ogni ordine e grado, da distribuire nel triennio 2025-2028. Una cifra che risponde alla necessità di coprire migliaia di cattedre vacanti e garantire stabilità al sistema scolastico italiano.
Perché il PNRR 3 è così importante
Il PNRR ha previsto una serie di concorsi straordinari per accelerare il turnover dei docenti e ridurre il fenomeno del precariato. Con il terzo bando si completa il piano: niente prova preselettiva, solo una prova scritta a risposta multipla, una prova orale e la valutazione dei titoli. Una procedura più snella, che consente di velocizzare i tempi e garantire nuove immissioni in ruolo già dall’anno scolastico 2026/2027.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha espresso la volontà di chiudere rapidamente la partita, affidando a settembre all’Università Roma Tre la preparazione dei quesiti e avviando il censimento delle aule informatiche per lo svolgimento delle prove.
Tempistiche attese: dal bando alle prove
Secondo le ultime informazioni, il bando dovrebbe essere emanato entro la prima metà di ottobre 2025. I candidati avranno circa 20 giorni di tempo per presentare la domanda, in modalità esclusivamente telematica. L’obiettivo del Ministero è svolgere le prove scritte prima delle vacanze natalizie, così da accelerare la formazione delle graduatorie e consentire le prime assunzioni nel 2026.
Una corsa contro il tempo, dunque, che conferma la volontà di immettere in ruolo migliaia di insegnanti già nel breve periodo.
Iscrizione con riserva: chi può beneficiarne
Il concorso prevede la possibilità di iscriversi con riserva, una misura pensata per non escludere chi si trova a completare il percorso di studi o titoli richiesti entro fine anno. Potranno partecipare con riserva:
- i candidati che conseguiranno l’abilitazione all’insegnamento entro dicembre 2025;
- i candidati che completeranno i corsi di specializzazione sul sostegno INDIRE (previsti in chiusura il 31 dicembre 2025);
- i candidati con titoli conseguiti all’estero, in attesa del riconoscimento in Italia.
La riserva dovrà essere sciolta entro gennaio 2026, pena l’esclusione.
Requisiti di accesso: cosa serve per ogni ordine di scuola
I requisiti variano a seconda dell’ordine di scuola e della tipologia di posto.
- Scuola dell’infanzia e primaria:
- Laurea in Scienze della formazione primaria;
- Diploma magistrale o socio-psico-pedagogico (o sperimentale linguistico) conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
- Scuola dell’infanzia (posti comuni):
- Titolo di scuola magistrale conseguito entro il 2001/2002 nei percorsi triennali, quadriennali o quinquennali sperimentali.
- Scuola secondaria:
- Laurea magistrale o a ciclo unico con abilitazione specifica per la classe di concorso;
- In alternativa, almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 nelle scuole statali, di cui uno nella classe di concorso richiesta, anche senza titolo abilitante;
- Per gli ITP (insegnanti tecnico-pratici), è sufficiente il diploma.
- Posti di sostegno:
- Titolo di studio valido per la classe di concorso e specializzazione sul sostegno.
- Titoli esteri:
- Ammessi, purché avviata la procedura di riconoscimento in Italia.
Quanti posti sono disponibili
Il concorso mette a disposizione 58.135 posti complessivi, distribuiti su tre anni:
- 30.759 per la scuola secondaria di primo e secondo grado;
- 27.376 per la scuola dell’infanzia e primaria.
Un contingente che punta a ridurre drasticamente il ricorso alle supplenze, stabilizzando migliaia di insegnanti che da anni lavorano con contratti a tempo determinato.
Come presentare la domanda
La procedura sarà interamente online, attraverso il portale unico del reclutamento INPA (www.inpa.gov.it