Attenzione alla nuova truffa del finto incidente: potresti cascarci anche tu

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Luca Antonelli

Settembre 28, 2025

Due ragazzi poco più che maggiorenni sono stati arrestati dalla polizia dopo aver provato a mettere in atto la cosiddetta “truffa del falso incidente”, uno stratagemma che sfrutta l’emotività delle vittime per ottenere denaro.

La telefonata che ha fatto scattare l’allarme

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, uno dei due giovani ha contattato telefonicamente una donna fingendosi suo figlio. Con voce concitata, ha raccontato di essere rimasto coinvolto in un grave incidente stradale e di rischiare l’arresto. Pochi minuti dopo è intervenuto un presunto ufficiale delle forze dell’ordine, che ha aggravato la narrazione parlando di una bambina ferita in maniera seria a causa dello scontro.

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Una tecnica ingegnosa che inganna sempre più automobilisti. – www.tuttojuvestabia.it

Il messaggio era chiaro: per evitare guai giudiziari, la donna avrebbe dovuto consegnare una somma ingente di denaro. In particolare le era stata chiesta una cifra vicina ai 17.000 euro, da versare immediatamente o garantire attraverso beni di valore.

L’intervento della polizia e il fermo dei sospetti

La vittima, turbata dalla richiesta ma ancora lucida, ha chiesto consiglio al marito. È stato lui a intuire l’inganno e a contattare immediatamente la polizia. Una pattuglia della Squadra Mobile ha organizzato un appostamento e, al momento della consegna del denaro, i due truffatori sono stati bloccati e portati in questura.

I giovani, entrambi di origine campana e con precedenti legati ad attività analoghe, sono ora in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per capire se facessero parte di una rete più ampia specializzata in raggiri di questo tipo.

Una tecnica collaudata che continua a fare vittime

Il metodo del “finto incidente” non è nuovo. Negli ultimi anni si sono registrati numerosi episodi in diverse regioni italiane. Lo schema è sempre lo stesso: un parente in difficoltà, una voce concitata, un falso rappresentante delle istituzioni che chiede denaro immediato per evitare conseguenze.

Il punto di forza di questa truffa è la pressione psicologica. I truffatori sanno che, di fronte all’idea di un figlio o di un nipote in pericolo, la vittima può agire d’impulso senza verificare la veridicità delle informazioni ricevute.

Le raccomandazioni delle autorità

Gli investigatori ricordano che, in caso di telefonate sospette, è fondamentale mantenere la calma e non consegnare denaro a sconosciuti. È sempre opportuno chiamare direttamente il familiare interessato o contattare subito le forze dell’ordine per verificare la veridicità della segnalazione.

Le forze di polizia sottolineano che un comportamento attento e prudente può evitare conseguenze gravi, ricordando che la collaborazione dei cittadini è essenziale per contrastare fenomeni di questo tipo, che continuano a colpire soprattutto persone sole o anziane.

Foto di Luca Antonelli