Perché fare la spesa e comprare materiale scolastico costa così tanto alle famiglie

Perché fare la spesa e comprare materiale scolastico costa così tanto alle famiglie

Luca Antonelli

Ottobre 1, 2025

Aumenti su cibo e materiale scolastico aggravano i bilanci domestici, tra rincari ingiustificati e strategie dei rivenditori.

In questi mesi molte famiglie denunciano una doppia pressione: da una parte il costo dei generi alimentari in costante crescita, dall’altra i prezzi del materiale scolastico che non sono certo da meno. Le voci sui prezzi “stangata” emergono sia nei supermercati che nei negozi specializzati, con aumenti che superano il semplice adeguamento all’inflazione. Il fenomeno interessa svariate province, piccoli centri come città metropolitane, con ripercussioni reali sul bilancio di chi ha figli in età scolastica.

Il carico sui generi alimentari

I rincari più visibili riguardano prodotti di prima necessità: pane, pasta, latte, olio e verdure conservano trend in salita. Molti consumatori segnalano aumenti superiori al 10-15 % rispetto all’anno precedente, soprattutto per materie prime con filiere lunghe o dipendenti da costi energetici.

Perché fare la spesa e comprare materiale scolastico costa così tanto alle famiglie
Spese familiari in aumento tra supermercato e materiale scolastico. – www.tuttojuvestabia.it

Anche i prodotti a marchio privato (no-brand o private label) non risultano immuni: se un tempo rappresentavano l’opzione “economica”, oggi mostrano incrementi simili a quelli dei brand più noti. Le ragioni sono diverse: tensioni internazionali sui costi delle materie prime, trasporti cari, logistica complicata e politiche distributive aggressive.

In certi casi, piccoli esercizi commerciali denunciano di dover applicare maggiorazioni per compensare spese extra (energia, costi ambientali, adeguamenti normativi). Ci sono segnalazioni di confezioni più piccole a prezzi simili (fenomeno noto come “shrinkflation”), che incidono sulla percezione del valore reale.

L’effetto combinato è che il carrello della spesa si pesa non solo in termini economici ma anche emotivi: molte famiglie valutano tagli su spese non essenziali, rinunciano a certi prodotti o cercano negozi discount.

I rincari sul materiale scolastico

Il materiale scolastico registra rincari che spesso risultano meno visibili ai controlli individuali, ma che complessivamente pesano parecchio. Quaderni, diari, penne, zaini, astucci e gadget vari – per restare al passo con le richieste delle scuole – subiscono aumenti del 5-20 %, a seconda del brand o del punto vendita.

In certe realtà periferiche, i negozi scolastici locali non possono competere con le grandi catene, che importano prodotti al costo e praticano prezzi aggressivi. Questo crea situazioni in cui i genitori si vedono obbligati a comprare in negozi meno convenienti, soprattutto per articoli specifici richiesti come kit personalizzati.

Un fenomeno parallelo è l’anticipo delle spese: già a luglio molte famiglie iniziano a comprare materiale o “schedine” imposte dalla scuola, quando le offerte non ancora mature. Così si rischia di pagare “a prezzo pieno” per prodotti che in agosto o settembre potrebbero essere scontati.

Impatti reali e possibili risposte

L’impatto sulla vita quotidiana è tangibile. Le famiglie più fragili possono subire restrizioni su attività, tempo libero, acquisti voluttuari. Alcuni genitori segnalano affanno nel far quadrare bollette, spesa e spese scolastiche nello stesso mese.

Qualche soluzione adottata: confrontare i prezzi online e offline, utilizzare strumenti di comparazione, acquistare prodotti generici quando possibile e anticipare certi acquisti nel periodo dei saldi. Le associazioni di consumatori invitano a denunciare pratiche sleali, richieste di rincari non giustificate e variazioni implicite del contenuto delle confezioni.

In diversi territori si sta chiedendo un intervento pubblico: bonus scuola, agevolazioni locali, controllo della concorrenza sul prezzo dei beni essenziali. Alcune amministrazioni comunali e regionali hanno già previsto contributi per libri e materiale didattico, da estendere o rendere più efficaci.

Il tema resta caldo: i prezzi su alimentari e scuola mettono alla prova i bilanci familiari, spingendo a una gestione più attenta e, dove possibile, soluzioni collettive per mitigare l’impatto.

Foto di Luca Antonelli