La S.S. Juve Stabia 1907 ha ufficializzato l’avvio di una fase cruciale per il futuro societario. Brera Holdings, che già controlla il 52% delle quote, ha annunciato il cambio di denominazione in Solmate e l’apertura delle trattative per acquisire l’intero pacchetto azionario, rilevando il restante 48% da XX Settembre Srl di Andrea Langella. L’operazione, confermata a Castellammare di Stabia il 1 ottobre 2025, arriva dopo un rafforzamento di capitale da 300 milioni di dollari, sottoscritti da investitori internazionali.
La trasformazione in Solmate e l’ingresso nelle criptovalute
Il cambio di nome da Brera Holdings a Solmate non è solo una questione formale. L’azienda, che negli ultimi anni ha acquisito club e investito nello sport in vari Paesi, ha scelto un’identità che unisce tradizione e apertura ai nuovi mercati. Tra questi figura anche il settore delle criptovalute, in cui la holding ha annunciato un ingresso ufficiale.

Per la Juve Stabia, il nuovo assetto non intacca la continuità dell’impegno: anzi, l’obiettivo dichiarato è rafforzare la presenza nel calcio italiano. Con il 52% già nelle proprie mani, Solmate vuole consolidare il controllo totale, una mossa che aprirebbe a strategie di medio-lungo periodo, con un focus sia sportivo che commerciale.
La trattativa per l’acquisto delle quote residue segna un passaggio decisivo. Langella, attraverso XX Settembre Srl, aveva mantenuto una presenza significativa nel club, ma l’accordo con Solmate potrebbe segnare il definitivo disimpegno della proprietà campana. In questo scenario, la Juve Stabia passerebbe a un controllo internazionale unico, con effetti diretti sulla governance e sulla programmazione tecnica.
L’operazione, secondo fonti vicine alla società, mira a rendere più snelle le decisioni e ad attrarre nuovi sponsor, sfruttando il brand Solmate e i capitali già investiti. Il legame con Castellammare resta centrale, ma il respiro delle strategie va oltre i confini locali, con l’idea di trasformare il club in un modello sostenibile e competitivo.
Il piano triennale e le prospettive per il club
Solmate ha annunciato un piano triennale per la Juve Stabia, che punta a garantire stabilità economica e crescita sportiva. Al centro ci saranno investimenti mirati nelle infrastrutture, nel settore giovanile e nel rafforzamento della prima squadra. L’intento è rendere il club non solo competitivo in Serie B, ma anche pronto a lottare per traguardi più ambiziosi.
Il progetto prevede un incremento delle risorse per la gestione tecnica, con la possibilità di ampliare lo staff e introdurre nuove figure specializzate. Saranno valutati anche interventi sullo stadio e sul centro sportivo, così da avvicinare la squadra agli standard dei club di categoria superiore.
Dal punto di vista economico, Solmate ha dichiarato di voler garantire equilibrio nei conti, evitando eccessi ma puntando su ricavi più strutturati, derivanti da marketing, sponsor e diritti televisivi. L’idea è rafforzare il legame con la città di Castellammare e i tifosi, mantenendo un radicamento territoriale forte ma aprendosi a nuove collaborazioni nazionali e internazionali.
Per i giocatori e lo staff tecnico, il passaggio di proprietà rappresenta una fase di transizione che porta con sé aspettative ma anche responsabilità. Non a caso, la dirigenza ha ribadito che il piano triennale nasce per dare continuità e stabilità, evitando cambiamenti improvvisi che possano destabilizzare l’ambiente.
Con l’arrivo di Solmate al timone, la Juve Stabia entra in una fase che potrebbe segnare un prima e un dopo nella storia del club. Il calcio campano osserva con attenzione, consapevole che un progetto ben strutturato può trasformare la squadra stabiese in un punto di riferimento della Serie B e, chissà, del panorama nazionale.