Un sostegno economico per lavoratrici dipendenti, autonome e libere professioniste, valido fino ai 10 o 18 anni del figlio più piccolo. Ecco requisiti, importi e modalità di domanda.
Il governo ha confermato e rafforzato il bonus mamma per il 2025, una misura che si affianca agli strumenti già esistenti per la famiglia e che ha come obiettivo quello di sostenere l’occupazione femminile e favorire la natalità. Inserito nel Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP), il contributo prevede un’integrazione economica di 40 euro al mese per ciascun mese lavorato a favore delle madri lavoratrici con determinati requisiti di reddito e composizione familiare.
A chi spetta il bonus mamma 2025
Il bonus è rivolto alle lavoratrici con reddito complessivo annuo da lavoro fino a 40.000 euro e con figli a carico. In particolare:
Madri con due figli: il contributo spetta fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Madri con tre o più figli: il beneficio viene esteso fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.
Un aspetto rilevante è l’ampliamento della platea: non solo lavoratrici dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato, ma anche lavoratrici autonome e libere professioniste potranno presentare domanda.
Importo e modalità di erogazione
Il contributo è pari a 40 euro al mese per ogni mese di lavoro svolto. Nell’arco dell’anno si traduce in un sostegno massimo di 480 euro, che potrà essere erogato in un’unica soluzione o con modalità periodiche stabilite dall’INPS.
Dalle prime indicazioni, il bonus non concorre alla formazione del reddito imponibile, quindi non è soggetto a IRPEF né a contributi previdenziali. Inoltre, non influisce sul calcolo dell’ISEE, permettendo alle famiglie di continuare a beneficiare di altre agevolazioni come l’Assegno Unico Universale, con cui è pienamente cumulabile.
Come fare domanda all’INPS
La domanda dovrà essere presentata direttamente all’INPS attraverso i seguenti canali:
Portale INPS con accesso tramite SPID, CIE o CNS.
Contact center INPS disponibile telefonicamente.
Patronati e CAF, che offriranno assistenza nella compilazione e nell’invio della richiesta.
Le madri lavoratrici dovranno dichiarare il proprio reddito annuo e il numero dei figli a carico, allegando la documentazione necessaria. Una volta accolta la domanda, l’INPS provvederà al pagamento secondo le modalità comunicate.
Un tassello della politica per la natalità
Il rafforzamento del bonus mamma si inserisce in una strategia più ampia di sostegno alla famiglia e alla maternità. Dopo l’introduzione dell’Assegno Unico Universale, che ha accorpato diversi contributi frammentati, il governo ha scelto di mantenere un incentivo mirato alle madri lavoratrici.
L’obiettivo dichiarato è duplice: favorire la permanenza delle donne nel mercato del lavoro e ridurre l’impatto economico della genitorialità, che in Italia rappresenta ancora una delle principali cause di abbandono lavorativo femminile. Secondo le stime, la misura interesserà decine di migliaia di famiglie, in particolare quelle con più figli e redditi medio-bassi.
Considerazioni finali
Il bonus mamma 2025 si conferma quindi come un aiuto concreto, anche se di importo contenuto, destinato a rafforzare il reddito delle famiglie. La sua cumulabilità con altre misure, l’estensione alle libere professioniste e la semplicità di accesso tramite l’INPS rappresentano i principali punti di forza.
Le prime domande potranno essere presentate già nei prossimi mesi, una volta pubblicate le istruzioni operative dell’INPS con tempi e modalità precise. Per le lavoratrici interessate, sarà quindi importante monitorare i canali ufficiali per non perdere l’opportunità di usufruire del contributo!