Il concorso per Ispettori di Vigilanza all’INPS aprirà 394 assunzioni: ecco le fasi previste e gli argomenti centrali per prepararsi.
Il concorso INPS 2025 per laureati è ormai alle porte e rappresenta una delle occasioni più significative per entrare nella Pubblica Amministrazione. Sono previsti 394 posti da Ispettore di Vigilanza, inquadrati nell’Area dei Funzionari. Secondo le informazioni disponibili, il bando ufficiale dovrebbe essere pubblicato tra ottobre e novembre 2025, ma la struttura della selezione è già delineata sulla base dei concorsi precedenti e delle linee guida anticipate.
Le fasi di selezione e le prove attese
Il concorso INPS si articolerà in più fasi. È probabile una prova preselettiva qualora il numero di candidati superi la soglia stabilita. In questo caso, i candidati dovranno affrontare un test a risposta multipla con quesiti su materie giuridiche, economiche e capacità logico-deduttive.

Chi supererà questa prima scrematura affronterà la prova scritta, composta da quesiti a risposta multipla e sintetica. Gli argomenti principali saranno di carattere giuridico, economico e amministrativo, con domande mirate a verificare non solo la preparazione teorica, ma anche l’applicazione pratica delle conoscenze.
Il percorso continuerà con la prova orale, incentrata su tutte le materie del programma. Particolare attenzione verrà riservata alla conoscenza della lingua inglese e alle competenze informatiche, oggi imprescindibili per operare in un contesto pubblico digitalizzato. Sarà essenziale dimostrare chiarezza, capacità argomentativa e padronanza dei contenuti.
Non va esclusa una fase finale di valutazione dei titoli, che potrebbe assegnare punteggi aggiuntivi a chi possiede master, specializzazioni o esperienze professionali pertinenti. Questo passaggio, se confermato, avrà un peso importante nella graduatoria definitiva.
Le materie chiave per la preparazione
Il programma atteso per il concorso INPS laureati 2025 include una serie di materie fondamentali che coprono ambiti giuridici, economici e amministrativi. In particolare, le discipline centrali saranno diritto amministrativo, diritto del lavoro e legislazione sociale, diritto civile e contabilità pubblica.
Sul piano economico si prevedono quesiti di economia politica, scienza delle finanze e organizzazione aziendale. A questi si aggiungono conoscenze specifiche in tema di ordinamento INPS, previdenza sociale e sistemi di welfare.
Un capitolo a parte riguarda le competenze digitali: l’INPS, negli ultimi bandi, ha valorizzato la conoscenza di strumenti informatici, banche dati e gestione dei flussi digitali. Per i candidati diventa quindi cruciale saper dimostrare dimestichezza non solo con i concetti di base, ma anche con strumenti applicativi concreti.
La conoscenza della lingua inglese verrà verificata in modo sistematico, a livello scritto e orale. Si tratta di una competenza ormai standard nei concorsi pubblici, legata anche al crescente peso delle normative comunitarie e alla necessità di interagire con documenti internazionali.
Chi intende affrontare con successo questa selezione deve pianificare un percorso di studio di medio-lungo periodo, bilanciando teoria e pratica, alternando lettura di manuali, esercitazioni su quiz e simulazioni di prove orali. La capacità di sintesi, la gestione del tempo e l’allenamento con banche dati saranno elementi determinanti per arrivare preparati.