Manovra 2026, Ultimatum: l’approvazione è già’ fissata entro fine anno. La Svolta che cambia il futuro economico italiano

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Dal DPFP al voto in Parlamento, il percorso della legge di bilancio 2026 passa per scadenze serrate e decisioni cruciali su fisco, pensioni e bonus.

Siamo entrati nella fase decisiva della Manovra 2026, con un calendario serrato che scandisce l’approvazione della legge di bilancio. Le prossime settimane definiranno il quadro delle misure economiche, dai capitoli fiscali ai bonus per famiglie e imprese, fino al giudizio atteso da Bruxelles.

La tabella di marcia verso l’approvazione del bilancio

Il primo passo ufficiale è fissato per il 2 ottobre 2025, con il Consiglio dei ministri chiamato ad adottare il nuovo Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP). Questo testo, che sostituisce la vecchia NADEF, contiene le stime di crescita e gli obiettivi di finanza pubblica per il 2026.

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Per le famiglie restano centrali i bonus per la casa, le detrazioni scolastiche e le misure di sostegno a giovani coppie e genitori. – www.tuttojuvestabia.it

Entro il 15 ottobre il DPFP deve essere inviato al Parlamento e anche alla Commissione europea, passaggio obbligato per tutti gli Stati membri. Subito dopo, entro il 20 ottobre, il governo presenterà in Parlamento lo schema della legge di bilancio, dando avvio al percorso di discussione nelle aule di Camera e Senato.

Il termine ultimo per approvare la manovra resta fissato al 31 dicembre 2025. Se il Parlamento non dovesse rispettare questa scadenza scatterebbe l’esercizio provvisorio, regime che permette di garantire le spese ordinarie dello Stato ma con limiti rigidi.

La prassi degli ultimi anni mostra che le leggi di bilancio sono state approvate quasi sempre a ridosso della scadenza: nel 2024, ad esempio, il testo fu licenziato il 30 dicembre, e lo stesso avvenne per le manovre dei tre anni precedenti. Questo rende chiaro che la discussione parlamentare sarà intensa fino agli ultimi giorni utili.

Le questioni chiave dentro il testo e gli snodi decisivi

La Manovra 2026 non è solo un calendario di scadenze ma un insieme di decisioni che toccano milioni di cittadini. Tra i capitoli più attesi c’è il taglio dell’IRPEF, con possibili modifiche alle aliquote e alle detrazioni. Altrettanto rilevante il tema della rottamazione delle cartelle, che potrebbe subire nuove revisioni su tempi e modalità.

Per le famiglie restano centrali i bonus per la casa, le detrazioni scolastiche e le misure di sostegno a giovani coppie e genitori. Le imprese guardano con attenzione alla conferma della flat tax e alla proroga di misure come l’Ires premiale, oltre alla detassazione di premi aziendali e straordinari.

Sul fronte delle pensioni, i nodi riguardano quota 103, opzione donna e Ape sociale, misure che potrebbero cambiare in base alle risorse disponibili. Non meno rilevante sarà la valutazione della Commissione europea, attesa per fine novembre: il suo giudizio condizionerà margini di spesa e vincoli del bilancio italiano.

Il percorso resta dunque tracciato: ottobre segna l’avvio formale con il DPFP, novembre porta il parere di Bruxelles, dicembre vede il dibattito finale in Parlamento. Un iter fitto, con spazi di trattativa politica fino all’ultimo momento, e un obiettivo chiaro: approvare la legge di bilancio 2026 entro la fine dell’anno.

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