Il Documento di finanza pubblica approvato a Roma porta risorse per assunzioni, edilizia scolastica e formazione dei docenti.
Il Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica, definendo le linee di intervento che riguardano anche il mondo della scuola. Tra i punti più rilevanti emergono nuove assunzioni di docenti e personale ATA, risorse dedicate all’edilizia scolastica e fondi per la formazione e l’innovazione didattica.
Assunzioni e contrasto al precariato
Il piano prevede un intervento mirato per ridurre il fenomeno del precariato nel sistema scolastico. Già dall’anno scolastico 2025-2026 sono autorizzate oltre 48.000 assunzioni di docenti, più di 10.000 unità di personale ATA, insieme a dirigenti scolastici e insegnanti di religione cattolica. Si tratta di un numero significativo che punta a coprire i posti vacanti e a garantire maggiore continuità didattica.

Per il triennio successivo, dal 2026-2027, verranno introdotti nuovi percorsi abilitanti, con elenchi regionali che consentiranno di stabilizzare gli idonei dei concorsi avviati dal 2020. La strategia è chiara: ridurre la dipendenza dalle supplenze annuali e favorire una programmazione più stabile.
Un capitolo specifico riguarda i dirigenti scolastici, con la previsione di rafforzare la mobilità interregionale e un incremento di risorse destinate alla valorizzazione della performance dirigenziale. In questo ambito, il Fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e risultato crescerà di 6 milioni di euro.
Edilizia scolastica e innovazione didattica
Il documento conferma l’attenzione al tema della sicurezza degli edifici scolastici, spesso al centro di emergenze e criticità diffuse. Per il biennio 2025-2026 sono stati stanziati 10 milioni di euro l’anno destinati a interventi urgenti di messa in sicurezza. A questi si aggiungono ulteriori 20 milioni di euro per completare i cantieri già avviati nell’ambito del PNRR, garantendo il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea.
Parallelamente, il Governo rilancia sul fronte della formazione continua dei docenti, con investimenti legati al Piano Mattei e al potenziamento dei servizi di orientamento e tutoring. Sono previsti fondi per sostenere l’internazionalizzazione degli istituti tecnici superiori e per rendere più competitivo il sistema scolastico italiano nel confronto europeo.
Un passaggio rilevante riguarda anche gli studenti: le borse di studio per gli iscritti agli ITS Academy saranno esentate dall’IRPEF, con l’obiettivo di incentivare i percorsi formativi avanzati. Il decreto di riforma degli esami di Stato, invece, ha già stabilito un incremento di 15 milioni di euro dal 2030 per il Fondo destinato al miglioramento dell’offerta formativa.
L’impianto delineato dal Governo segna una direzione precisa: rafforzare il capitale umano e rendere le scuole più sicure ed efficienti, in un contesto in cui la stabilità occupazionale e l’innovazione didattica sono considerate strumenti centrali per affrontare le sfide del futuro.