Matera, mister Auteri: "Sarà un campionato difficilissimo"
Il quattro agosto la Lega Pro di Firenze ha diramato i calendari della nuova serie C a tre gironi, suscitando un vespaio di polemiche da parte degli addetti ai lavori. I gironi sono stati formati non tenendo conto di fattori importanti (questo è il capo di accusa) che molto probabilmente andranno a inficiare su i molti derby da disputare. Su otto squadre campane che disputeranno il campionato di serie C girone C, ci saranno ben novantotto derby, molti dei quali ad alto rischio per ordine e sicurezza pubblica.
Senza contare che il girone C, dopo un’attenta lettura dei tre gironi, è sicuramente il più difficile e senza dubbio il più combattuto poiché raggruppa quasi tutto il meglio del calcio meridionale. Di questo, e di molto altro ancora, abbiamo parlato con il nuovo tecnico del Matera Gaetano Auteri. Da un ventennio, lo festeggia quest’anno con il Matera, alla guida di compagini con le quali ha sempre raggiunto risultati importanti oltre che cercare di imporre sempre un gioco brioso, bello a vedersi. Quest’anno è alla guida del Matera, dell’eclettico presidente Saverio Columella, per contribuire alla rinascita del club.
Mister Auteri riparte in serie C con il Matera, e con la Lega Pro che propone, a distanza di anni, la C a tre gironi. Nella composizione dei gironi molti addetti ai lavori hanno storto il naso, lei cosa ne pensa?
"Se andiamo ad analizzare con attenzione i tre gironi, vediamo che il girone A è senza dubbio il più blasonato perché partecipano squadre con un passato di serie A come Alessandria, Como, Novara, Venezia, Mantova, Cremonese e la vecchia Pro Patria. Di meno nel girone B, che mi sembra il più equilibrato, e ancora meno nel nostro girone. Il girone C credo che sia il più difficile poiché raggruppa quasi le migliori squadre del sud con un’ampia rappresentanza di quelle campane, senza contare i numerosi derby che si susseguiranno nelle varie regioni. Il Messina pur non avendo un derby regionale ha quello dello stretto con la Reggina che rimane storico e importante".
Accertato che per buona parte dei tecnici il girone C è il più difficile, lei come vede la lotta per la promozione?
"Guardando le squadre che compongono il girone C mi devo associare ai miei colleghi nel ripetere che il nostro è un girone di ferro. Il capitolo promozione diventa ancora più difficile visto le pretendenti non solo sulla carta, ma anche nell’effettivo organico che presentano. Almeno la metà delle squadre può lottare tranquillamente per la promozione. Lecce, Salernitana, Juve Stabia, Benevento, Barletta, Catanzaro, Casertana, Foggia, Messina e Reggina sono in grado, sin dalla prima giornata, di lottare per i quartieri alti della classifica. Le altre squadre dovranno combattere per mantenere la categoria. Compito arduo e pesante, insomma sarà un campionato difficilissimo dove ci sarà da soffrire gara dopo gara. Il mio Matera rientra in questa seconda fascia".
Lei mette il Matera fra le squadre che si devono salvare, lo fa per scaramanzia, anche se è data come outsider?
"Andiamoci piano. Il Matera ritorna nel calcio che conta, dopo avere rischiato di essere spazzato dal calcio nazionale, con moltissimi sacrifici economici e passionali da parte del presidente Saverio Columella, che in pochi anni ha bruciato le tappe. Sono stato chiamato per il campionato di serie C con un programma di crescita che si dovrà sviluppare nel giro di qualche anno. Il campionato di serie C è difficile e poi non dimentichiamoci che siamo una matricola e il nostro primo obiettivo rimane quello di mantenere la categoria. Tutte le altre cose verranno dopo avere centrato il risultato stabilito. Io e il presidente Columella abbiamo deciso di seguire una linea corretta e precisa verso i nostri tifosi, senza illudere nessuno, senza promesse clamorose".
Mister per chiudere, lei che impegno prende con i tifosi del Matera quest’anno?
"Il mio impegno da quando alleno è sempre stato lo stesso con i tifosi e le società. Io metto a disposizione la mia professionalità, la mia esperienza e il mio impegno personale incondizionato affinché si raggiunga l’obiettivo prefisso. Con quasi tutti i tifosi ho sempre avuto un buon rapporto Ho sempre parlato a loro a viso aperto con onestà e non ho mai fatto proclami, ho cercato sempre di fare parlare i fatti. Scusi l’immodestia ma molte volte ci sono riuscito e spero di riuscirci anche questa volta con l’aiuto dei tifosi che possono e devono rappresentare il dodicesimo uomo in campo".
Non ci resta che augurargli un in bocca al lupo per il suo Matera..
"Crepi!".